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Deloitte: italiani primi al mondo in mobilità sostenibile

Deloitte Global Automotive Consumer Study 2022: mobilità sostenibile e concessionarie in cima alle preferenze degli italiani

  • Dopo il rallentamento dovuto alla disruption del Covid-19, torna a crescere in quasi tutti i Paesi l'interesse verso i veicoli elettrici e ibridi.
  • Aumenta anche la quota di chi preferisce acquistare un'auto di persona presso la concessionaria di fiducia, an​ziché online.
  • La maggior parte dei consumatori a livello globale non sarebbe disposta a pagare oltre 450€ in più per le tecnologie avanzate a bordo dei veicoli.

Nonostante un periodo complicato per l'industria dell'auto a livello globale causato dalla pandemia, resta elevato l'interesse dei consumatori italiani (69%) verso la mobilità elettrica e ibrida, mentre nel nostro Paese le concessionarie (83%) resistono ai canali di vendita online nelle preferenze di acquisto dei veicoli.

​Sono queste le principali evidenze che emergono dalla Global Automotive Consumer Study 2022, un'indagine di Deloitte condotta su oltre 26.000 consumatori in 25 Paesi esplorandone le sulle più importanti novità e trend del settore automotive.

Giorgio Barbieri, Automotive Sector Leader di Deloitte, ha commentato: «Il settore Automotive sta attraversando una fase molto delicata: da un lato persistono le difficoltà legate alle interruzioni delle supply chain indotte dalla pandemia e allo shortage di componentistica elettronica. Dall'altro, nelle agende dei CEO si pone in modo sempre più marcato il tema della sostenibilità ambientale e della transizione elettrica, che apre diverse sfide per il settore. In questo quadro complesso e segnato dal continuo mutamento, abbiamo cercato di capire quali sono le aspettative dei consumatori che hanno intenzione di acquistare una nuova auto nei prossimi mesi o anni».

Tecnologie innovative sì, ma al giusto prezzo
A livello globale, la maggior parte degli intervistati apprezza le tecnologie avanzate che caratterizzano i veicoli di nuova generazione, ma l'idea di pagare un sovrapprezzo per poterne usufruire frena alcuni potenziali acquirenti. Nella percezione dei consumatori, infatti, l'impiego di tecnologie sempre più innovative e sofisticate appare un requisito ormai necessario per differenziare i brand e i modelli sul mercato, ma è un costo di cui dovrebbero farsi carico le case produttrici stesse anziché trasferirlo agli acquirenti. La quota di chi non è disposto a pagare oltre 450€ per tecnologie avanzate di sicurezza coinvolge 7 consumatori su 10 in Germania (70%) e il 69% in Italia con una crescita rispetto al 62% dello scorso anno. Non sono disposti a pagare un sovrapprezzo per la tecnologia anche il 66% dei giapponesi, il 58% dei Sud-Coreani e il 56% dei consumatori USA. In Cina, invece, solo il 31% rinuncerebbe a più sicurezza per un sovrapprezzo.

Prosegue la transizione verso la mobilità elettrica e ibrida
​Nel complesso, continua a crescere l'interesse verso i veicoli elettrici, anche se le preferenze variano sensibilmente fra i diversi mercati e aree geografiche. Se da un lato alcuni fattori continuano a spingere la domanda di veicoli più ecologici, dall'altro permangono elementi di criticità che ne frenano ancora l'adozione: in primis, i timori sull'autonomia di guida e sulla disponibilità di infrastrutture di ricarica. Secondo la ricerca Deloitte, i consumatori che sceglierebbero un veicolo ibrido o elettrico per il loro prossimo acquisto sarebbero al 63% in Corea del Sud, al 61% in Giappone, al 51% in Germania, al 42% in Cina e al 31% negli Stati Uniti. L'Italia conferma il 69% registrato nell'edizione dello scorso anno, che si mantiene uno dei valori più alti al mondo.

Le concessionarie resistono ai canali di vendita online
Sul fronte delle nuove preferenze di acquisto e di mobilità, la maggior parte dei rispondenti conferma una radicata preferenza per i canali tradizionali rappresentati dalle concessionarie e dall'interazione diretta con il personale di vendita. La quota di chi preferisce ancora acquistare un'auto esclusivamente di persona presso la concessionaria è dell'83% in Italia (in crescita rispetto al 78% dello scorso anno), seguita dal 78% in Germania, dal 75% negli Stati Uniti, dal74% in Giappone e dal 72% in Cina. Ma il canale online sta acquisendo un'importanza crescente grazie alla comodità e semplicità di utilizzo dei servizi digitali.

L'auto privata rimane un must in Usa ed Europa
Infine, l'auto privata continua ad essere al centro delle preferenze di mobilità dei consumatori occidentali – ovvero di Stati Uniti e Europa. Infatti, la preferenza per l'auto privata rispetto a mezzi pubblici arriva al 76% negli Stati Uniti, al 70% in Italia, al 67% in Germania, mentre si assesta al 60% in Cina e al 54% in Giappone. Nei mercati asiatici, infatti, sta emergendo una maggiore apertura verso mezzi pubblici e soluzioni di trasporto condivise, nonché verso nuove modalità di noleggio e abbonamento flessibile come il leasing.​