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Brexit e sicurezza stradale: un capitolo aperto e pericoloso

Nell'approfondimento dell'European Transport Safety Council, network europeo di cui Fondazione Unipolis con sicurstrada è membro dal 2020, l'analisi dell'impatto sulla sicurezza stradale delle nuove relazioni tra Unione Europea e Regno Unito.

Il periodo di transizione è terminato e un accordo è stato siglato. Quali saranno adesso le implicazioni sulla regolamentazione e la cooperazione tra UE e Regno Unito in materia di sicurezza stradale?

Come prima cosa, la legislazione dell'UE sull'applicazione transfrontaliera delle infrazioni stradali non si applica più, il che significa che il Regno Unito non applica le sanzioni stradali come le multe per eccesso di velocità sui conducenti stranieri. Lo stesso vale per gli Stati membri dell'UE rispetto ai conducenti del Regno​​ Unito. Eventuali nuovi accordi bilaterali tra il Regno Unito e gli Stati membri dell'UE potrebbero cambiare la situazione in futuro.

Un'altra problematica significativa e immediata è in tema di malfunzionamenti dei veicoli e relativo richiamo. Il Regno Unito in passato ha più volte allertato gli Stati membri dell'UE in merito a gravi difetti dei veicoli immessi su strada e viceversa l'UE. Ma il Regno Unito adesso non fa più parte del sistema di allarme rapido Rapex EU / SEE. Con l'accordo siglato UE e Regno Unito si impegnano in futuro a stabilire un metodo univoco per lo scambio di dati, ma questo problema non è di facile risoluzione.

Il Regno Unito non è più soggetto inoltre alle nuove norme dell'UE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali e non concorre più all'obiettivo europeo di riduzione del 50% dei morti e dei feriti sulla strada entro il 2030. Attualmente non ha un obiettivo proprio equivalente, ma si è impegnato a ​raggiungere l'obiettivo globale stabilito nella recente Dichiarazione di Stoccolma

Il Regno Unito non fornirà più dati dettagliati sulle vittime della strada e sulle lesioni gravi per il database EU CARE, una fonte importante per il benchmarking​ delle prestazioni in tema di sicurezza stradale in Europa. Tuttavia, il Regno Unito continuerà a collaborare con altre organizzazioni internazionali come l'International Transport Forum e il programma Road Safety Performance Index dell'ETSC.

Nel campo della regolamentazione dei veicoli, il Regno Unito sta istituendo un proprio sistema di omologazione. I veicoli ora dovranno soddisfare sia gli standard del Regno Unito che quelli dell'UE se devono essere venduti in entrambi i mercati. L'eccezione è per l'Irlanda del Nord dove sarà ancora possibile vendere un veicolo con la sola omologazione UE.

Per il momento le omologazioni dell'UE vengono convertite in quelle del Regno Unito in un processo relativamente semplice, ma ciò potrebbe cambiare quando il Regno Unito abbandonerà il sistema temporaneo attualmente in vigore. I produttori con sede nel Regno Unito dovranno ottenere l'approvazione dell'UE da un'autorità di omologazione con sede nell'UE per tutti i nuovi tipi di veicoli in futuro, nonché l'approvazione del Regno Unito per la vendita nel suo territorio.

Il governo del Regno Unito ha recentemente affermato che applicherà le nuove norme dell'UE sulla sicurezza dei veicoli che entreranno in vigore dal 2022 che impongono nuove tecnologie come la frenata di emergenza automatizzata e l'assistenza intelligente della velocità. Ma la posizione del Regno Unito al riguardo è in realtà poco chiara.

È probabile che il costo dei nuovi veicoli nel Regno Unito aumenti a causa degli ulteriori oneri normativi e logistici della Brexit, che potrebbero potenzialmente rallentare il rinnovo della flotta verso veicoli più moderni e più sicuri. Secondo quanto riferito, alcuni produttori hanno già aumentato i prezzi di listino nel Regno Unito.

Grazie all'accordo, alcune normative sui trasporti che incidono sulla sicurezza rimarranno per il momento sostanzialmente invariate. Gli autocarri del Regno Unito che operano nell'UE, e viceversa, dovranno ora seguire le regole stabilite nell'accordo - che rispecchiano la legislazione dell'UE esistente su temi come le ore di guida, i tempi di riposo, i certificati di competenza professionale, l'uso di tachigrafi e le dimensioni dei veicoli. Se una delle parti intenderà applicare regole aggiornate o diverse in futuro, ciò sarà soggetto a negoziazione. Per il traffico degli autobus, entrambe le parti hanno deciso di basare le operazioni future in gran parte sull'accordo Interbus esistente che disciplina il trasporto di passeggeri su strada tra i paesi dell'UE ed extra UE.

È stato inoltre concordato che il Regno Unito continuerà a partecipare al programma di finanziamento della ricerca Horizon Europe, il programma di punta dell'UE da 80 miliardi di euro, come membro associato pagante per sette anni. Tuttavia, il Regno Unito non avrà voce in capitolo sulla strategia generale del programma.

Ellen Townsend, Policy Director dell'ETSC ha commentato:

"Il Regno Unito e l'UE non avranno strade più sicure come esito di questo accordo. Esistono diverse lacune come l'applicazione transfrontaliera e le incognite rimarranno anche quando verrà riavviata la condivisione dei dati sui richiami dei veicoli. La competenza e la leadership del Regno Unito in materia di sicurezza dei trasporti mancheranno nei dibattiti dell'UE. Guardando al futuro, ci auguriamo che l'UE e il Regno Unito instaurino una buona cooperazione e che i vari nuovi gruppi di lavoro siano aperti e trasparenti e che le ONG abbiano un posto a questi tavoli. Il mondo ora ha un altro regime di regolamentazione della sicurezza dei veicoli. Ci auguriamo che il Regno Unito sfrutti questa opportunità per mettere in atto standard di sicurezza che vadano oltre rispetto ai nuovi standard dell'UE 2022/4 ed evitino invece una corsa al ribasso. La loro eventuale scelta di abbassare gli standard di sicurezza per raggiungere un accordo commerciale con gli Stati Uniti resta il principale pericolo".