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Bicicletta con pedalata assistita: quello che c'è da sapere

​Cos’è la pedalata assistita

Le biciclette con pedalata assistita (chiamate anche pedelec, da pedal electric cycle, nel gergo tecnico) sono biciclette sul cui telaio è montato un motore elettrico che può aiutare – se acceso – a raggiungere velocità maggiori quando si pedala. Ma se non si pedala non vanno da sole. Sono dunque in tutto e per tutto biciclette, ma danno un aiuto facoltativo per fare meno fatica e spostarsi più rapidamente (fino a un massimo di 25 chilometri orari) di quanto si farebbe con la sola energia delle proprie gambe.
La sensazione è simile a quella di una spinta costante: a una redattrice del Post che ne ha provata una ha ricordato quando, da bambina, imparava ad andare in bicicletta senza le rotelle e uno dei suoi genitori le dava sostegno con un bastone attaccato al portapacchi posteriore. L’intensità della spinta si può regolare con un piccolo dispositivo digitale – un ciclocomputer – sul manubrio: il numero di livelli di assistenza disponibili varia a seconda dei modelli, ma nella maggior parte delle biciclette a pedalata assistita sono tre, quattro o cinque. Il ciclocomputer può avere anche altre funzioni, ma principalmente, oltre a permettere di regolare il livello di assistenza, segnala il livello di carica della batteria che alimenta il motore.

Esiste anche un altro tipo di biciclette con motore elettrico, le cosiddette “speed pedelec“, il cui motore invece permette di avanzare anche senza bisogno di pedalare. Permettono di raggiungere una velocità di 45 chilometri orari, la stessa dei motorini, e per questo non sono considerate biciclette dal codice della strada italiano, ma richiedono il rispetto delle stesse regole che valgono per i ciclomotori: tra le altre cose, solo chi ha il patentino o la patente può guidarne una, è obbligatorio indossare il casco e avere un’assicurazione.

I diversi tipi di bici con pedalata assistita

Le caratteristiche che distinguono le diverse tipologie di bici con pedalata assistita sono in parte le stesse che distinguono i diversi modelli di biciclette tradizionali (per dirne due, la presenza e il tipo di ammortizzatori e il profilo delle gomme), in parte specifiche delle biciclette elettriche. Prima fra tutte la potenza del motore: è più potente nei modelli pensati per percorsi in salita. La capacità delle batterie poi è maggiore se la bicicletta deve essere usata per percorsi lunghi come quelli dei cicloturisti.

Prezzi

Un’altra cosa importante da conoscere è il ventaglio di prezzi. Le biciclette con pedalata pensate solo per gli spostamenti in città sono quelle che costano meno perché sono più semplici, hanno motori meno potenti e batterie più piccole, ma sono comunque costose.
Le biciclette elettriche da città cargo (quelle che hanno un cassone o un carrello dove trasportare merci o bambini) possono costare anche 5.000 euro, mentre quelle pieghevoli (se di buona qualità) costano almeno 3.300 euro. 

Motori e batterie

Ci sono dei modelli un po’ più economici che hanno il motore sulla ruota posteriore o sulla ruota anteriore invece che in mezzo alla bici, attaccato al telaio, ma questa è la posizione in assoluto migliore perché permette di poter staccare e attaccare comodamente la batteria e quindi di poterla portare in casa a caricare. Se la batteria non si può staccare, bisogna avere la possibilità di ricaricarla in un garage oppure avere forza e voglia di portarsi spesso la bici in casa.

Il peso

Una cosa che accomuna tutte le biciclette con pedalata assistita rispetto alle normali biciclette è che pesano di più. Hanno un peso compreso tra i 23 e i 25 chilogrammi, in genere, quindi sono più scomode da trasportare per una rampa di scale: una cosa importante da sapere soprattutto per chi nel percorso da casa al posto di lavoro ha un sottopassaggio da attraversare. Bisogna tenerlo presente anche quando si valutano le opzioni di parcheggio.