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L’Italia ha i suoi primi TRAIS: tecnici per la ricostruzione e l’analisi degli incidenti stradali

​​​​​“Esperto di infortunistica stradale" o “Ricostruttore di sinistri stradali", sono questi i termini che hanno definito in passato la figura che nell'ambito dell'infortunistica stradale si occupava di accertare i fatti a supporto delle parti coinvolte, delle magistrature, delle procure e degli avvocati. Una figura che, nonostante la particolare importanza, ha sempre operato in maniera volontaria, provvedendo autonomamente ​alla propria formazione e aggiornamento.

Questo fino all'applicazione – da parte degli organismi competenti – della Norma UNI 11294, emanata nel 2015, che ha stabilito la definizione della nuova figura professionale di TRAIS (Tecnico per la ricostruzione ed analisi degli incidenti stradali), “un professionista certificato che provvede ad acquisire tutti i dati necessari per analizzare e ricostruire con oggettività i fattori e le circostanze che contribuiscono a determinare un incidente stradale, sia con riferimento ai veicoli, alle infrastrutture e alla circolazione, sia con riferimento ai comportamenti umani delle parti coinvolte".

AICQ Sicev, l'organismo per la certificazione di figure professionali che operano nel mondo dei sistemi di gestione e Federperiti – la Federazione italiana tra le associazioni di periti assicurativi – hanno comunicato di aver attivato, per primi in Italia, lo schema di certificazione così come previsto dalla Norma UNI e che ad oggi sono stati certificati quattro nuovi professionisti TRAIS “specializzati – si legge sul sito di AICQ – nella raccolta e nell'esame degli elementi relativi agli incidenti stradali, nell'analisi e r​​icostruzione degli stessi in relazione alla legislatura vigente specifica in ambito giudiziario e in qualsiasi altro ambito professionale". Nel contesto europeo, la certificazione delle professionalità e il mantenimento delle relative competenze costituiscono – tra l'altro – la premessa alla libera circolazione delle professioni.

Per ottenere il rilascio del certificato di TRAIS, gli interessati devono essere in possesso di alcuni prerequisiti e poi superare un apposito esame. Il regolamento di schema di AICQ Sicev e tutte le informazioni utili per la certificazione sono consultabili sul sito www.aicqsicev.it, nella sezione 'Registro TRAIS', e su www.federperiti.com.


 

 

Come l'Alcohol Interlock può cambiare la vitaCome l'Alcohol Interlock può cambiare la vitaIncidenti stradali<p>​In un <strong>cortometraggio</strong> realizzato dall'<strong>ETSC - European Transport Safety Council</strong>, organizzazione europea di cui Fondazione Unipolis è membro italiano, si evidenzia il valore degli Alcohl Interlock per prevenire la guida in stato di ebbrezza. Un valore importante considerando che questa causa circa un quarto delle vittime della strada in Europa.<br></p>L'<strong>Alcohol Interlock </strong>o<strong> Alcolock </strong>è un <strong>dispositivo di blocco</strong> che richiede al conducente di eseguire un test del respiro prima di avviare il veicolo che non potrà essere avviato in caso di test positivo. Il dispositivo è tra i <strong>sistemi ADAS</strong> obbligatori per le auto di <strong>nuova omologazione a partire dal 6 luglio 2022 e nelle auto di prima immatricolazione a partire dal 7 luglio 2024</strong> (con estensione dell'obbligo anche ai mezzi pesanti nel 2029).<div>​<p>Al momento i conducenti sorpresi in stato di ebbrezza possono optare per l'installazione di un Alcolock invece al posto del divieto di guida in diversi paesi europei, tra cui Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Lituania, Polonia e Svezia.<br></p><p>Nel cortometraggio lanciato dall'ETSC (sottotitoli in italiano disponibili), due partecipanti al programma belga di riabilitazione da alcol interlock parlano di come l'uso di questo dispositivo abbia cambiato il loro rapporto con l'alcol e li abbia aiutati a smettere di guidare in stato di ebbrezza.<br></p><div class="ms-rtestate-read ms-rte-embedcode ms-rtestate-notify ms-rte-embedil"><iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/dgcNGn5CQ9I" title="YouTube video player" frameborder="0" allowfullscreen=""></iframe></div><p><br></p><p><strong>Antonio Avenoso</strong>, direttore esecutivo dell'ETSC, ha commentato:<br></p><p>“<em>I dispositivi di blocco dell'alcol possono aiutarci a porre fine alla tragedia delle vittime della strada causate dalla guida in stato di ebbrezza. Ma questo film offre un raro assaggio di come le persone che usano questi dispositivi possano mantenere il controllo della propria vita, rimanere al lavoro e preservare i rapporti familiari. Se combinati con la consulenza psicologica, il monitoraggio e il feedback, come avviene in Belgio, gli alcol interlock salvano vite, ma cambiano anche la vita di coloro che li usano</em>".<br></p><p>L'ETSC chiede che gli alcol interlock siano <strong>installati di serie</strong> nei veicoli professionali nell'UE e che tutti i paesi introducano <strong>programmi di riabilitazione</strong> attraverso l'alcol interlock per i trasgressori alla guida in stato di ebbrezza.<br></p><p><br></p><p><br></p></div>23/01/2023 23:00:00https://www.sicurstrada.it/focus/come-lalcohol-interlock-può-cambiare-la-vitaIn un cortometraggio realizzato dall'ETSC - European Transport Safety Council, organizzazione europea di cui Fondazione Unipolis è membro italiano, si evidenzia il valore degli Alcohl Interlock per prevenire la guida in stato di ebbrezza.25/01/2023 09:50:10036400Chi siamo Articoli Flash news Risorse Contatti Apri la ricerca Apri il menu Indietro Incidenti stradali In un cortometraggio realizzato dall'ETSC - European Transport aspx4204htmlFalseaspx<img alt="" src="/PublishingImages/focus/alcohol%20interlock.png" style="BORDER:0px solid;" />
Monopattini e sicurezza: il progetto di Unipolis a La Spezia e BergamoMonopattini e sicurezza: il progetto di Unipolis a La Spezia e BergamoEducazione alla mobilità<p><br><br></p><p><em>A Bergamo e La Spezia le ultime tappe del 2022 del progetto "</em><a href="https://www.fondazioneunipolis.org/progetti/in-monopattino-in-sicurezza" target="_blank"><em><strong>In monopattino in sicurezza</strong></em></a><em>".</em></p><p>Si è concluso a inizio dicembre il progetto di Fondazione Unipolis nato per creare consapevolezza tra i giovani sui rischi e sull'utilizzo corretto del monopattino elettrico e promuovere il rispetto di tutti gli utenti della strada nel contesto urbano di riferimento.<br></p><p>50 studenti e studentesse del <strong>Liceo Scientifico “Imiberg"</strong> e 50 dell'<strong>Istituto "Cardarelli" </strong>indirizzo C.A.T. hanno partecipato al programma di formazione ideato per rispondere alla crescente diffusione dell'utilizzo del monopattino, soprattutto tra i giovani, grazie in particolare ai servizi di <strong>sharing mobility</strong>.</p><p>In Italia, ad oggi, si contano <strong>tra i 150 e 200 mila mezzi in circolazione</strong>. Diffusione accompagnata purtroppo da un utilizzo improprio del mezzo e dal conseguente <strong>aumento della pericolosità</strong> per tutti gli utenti della strada; in particolare, nel 2021 in Italia ci sono state 9 vittime alla guida di un monopattino e un pedone investito e deceduto, a fronte di 2101 incidenti che hanno coinvolto questa tipologia di mezzo e 1940 feriti.</p><p>Il progetto ha previsto la partecipazione a <strong>quattro moduli e un esame finale</strong>. I moduli sono costituiti da prove di guida su strada del monopattino, educazione sui segnali stradali ma anche l'analisi delle componenti del mezzo e delle leggi della fisica e della dinamica che lo governano. Oltre che infine un modulo dedicato a delineare gli scenari della mobilità del futuro. Il programma è stato realizzato con la partnership tecnica della società <strong>Bit Mobility</strong> che oltre a collaborare alla realizzazione del corso gratuito con esperti e tecnici, ha fornito i monopattini elettrici a supporto della formazione, gadget per i partecipanti e buoni per usufruire gratuitamente dei servizi di sharing nella città di Bergamo.</p><p><em>"Con questo progetto Unipolis conferma la vocazione ad occuparsi di mobilità sostenibile, </em>- afferma <strong>Marisa Parmigiani</strong>, Direttrice di Fondazione Unipolis -<em> affrontando le frontiere della mobilità e a dare un contributo particolare ai giovani, che tra gli utenti vulnerabili riteniamo siano i più importanti su cui investire per cambiare il modo in cui si abita la strada, bene comune di tutti i cittadini".</em></p><p><em>“Cambiano i tempi e cambia anche la mobilità: monopattini e mezzi elettrici in condivisione hanno registrato, negli ultimi anni, una diffusione sempre più capillare in moltissime Regioni italiane. Le nuove generazioni sono le prime a beneficiare di questa trasformazione. Ed è pensando a loro, che è per noi un privilegio poter essere al fianco di Fondazione Unipolis in questo progetto, che unisce formazione, apprendimento e divertimento. La forza dei monopattini sta nella loro praticità, agilità e maneggevolezza: è fondamentale, tuttavia, che questi aspetti vengano associati ad una conoscenza, pratica e teorica, delle regole da rispettare, e ad una cultura del rispetto degli altri utenti della strada. La promozione di questi valori, partendo dalle scuole e dai luoghi di aggregazione giovanile, è una delle mission della nostra azienda" </em>ha aggiunto <strong>Gianmaria Crivellente</strong>, CEO di BIT Mobility. <br></p><p>​<br></p>05/12/2022 23:00:00https://www.sicurstrada.it/focus/monopattini-e-sicurezza-il-progetto-di-unipolis-a-la-spezia-e-bergamoA Bergamo e La Spezia le ultime tappe del 2022 del progetto "In monopattino in sicurezza".21/12/2022 14:25:58027890Chi siamo Articoli Flash news Risorse Contatti Apri la ricerca Apri il menu Indietro Educazione alla mobilità A Bergamo e La Spezia le ultime tappe del 2022 del progetto aspx5861htmlFalseaspx<img alt="" src="/PublishingImages/focus/monopattini_sicurstrada_unipolis.png" style="BORDER:0px solid;" />
Mobilità sostenibile: investimenti, programmi e innovazioni nelle Città metropolitaneMobilità sostenibile: investimenti, programmi e innovazioni nelle Città metropolitaneMobilità sostenibile<p>​​​Con la pubblicazione del Rapporto “<strong><a href="https://www.mit.gov.it/nfsmitgov/files/media/notizia/2022-10/Doc%20Strat%20Citt%c3%a0%20metropolitane_17_10_22.pdf" target="_blank">Investime​nti, programmi e innovazioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile nelle Città metropolitane​</a></strong>", il <strong>Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims)</strong> illustra le politiche, le iniziative, gli investimenti e le innovazioni per la mobilità urbana sostenibile introdotte negli ultimi 20 mesi, in linea con il cambio di visione sancito dal nuovo nome del Ministero. Il Rapporto, che segue quello pubblicato a maggio 2022 “<strong><a href="https://www.mit.gov.it/nfsmitgov/files/media/notizia/2022-05/Rapporto%20%27Verso%20un%20nuovo%20modello%20di%20mobilit%c3%a0%20sostenibile%27_0.pdf" target="_blank">Verso un nuovo modello di mobilità locale sostenibile</a></strong>", parte dall'analisi della domanda e dell'offerta di trasporto a livello locale, illustra gli strumenti a disposizione delle amministrazioni locali per migliorare la mobilità nelle aree urbane e metropolitane, compresi quelli su cui il Mims ha investito nel biennio 2021-2022, e dà conto dei principali piani e programmi per le Città metropolitane e le aree urbane, con un approfondimento sugli investimenti già individuati, o in fase di realizzazione, nei trasporti ferroviari e stradali di alcune Città metropolitane.<br></p><p>“<strong><em>I</em></strong><strong><em>l Rapporto illustra l'impegno del Mims per realizzare una mobilità urbana sostenibile</em></strong>", commenta il <strong>Ministro</strong>, <strong>Enrico Giovannini</strong>, “<em>un impegno notevolmente potenziato nell'ultimo biennio grazie a nuovi investimenti e nuovi strum​​enti operativi. Dopo il cambio del nome del Ministero e con l'attribuzione di nuove funzioni sulle politiche urbane, abbiamo sviluppato diverse iniziative che riguardano le città, aprendo un dialogo continuo con i Sindaci delle Città metropolitane, soprattutto in vista dei numerosi e rilevanti interventi infrastrutturali che impatteranno sull'organizzazione e il funzionamento di queste ultime</em>", ha specificato il Ministro. “<em>La strategia del Mims per realizzare un miglioramento della qualità della vita nelle città passa per il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi di mobilità locale sostenibile, a partire dal Trasporto Rapido di Massa e il rinnovo degli autobus in senso ecologico, l'aumento della quantità e qualità del Trasporto Pubblico Locale (Tpl), lo sviluppo delle piste ciclabili, l'uso delle tecnologie digitali per i diversi servizi di mobilità, cui si aggiungono quelli per l'edilizia sociale agevolata e la qualità dell'abitare</em>".</p><p>In particolare, il Rapporto fornisce un quadro completo delle politiche per la mobilità locale sostenibile e testimonia l'intensa attività svolta su questo tema durante il biennio 2021-2022, specialmente per <strong>la realizzazione e il potenziamento delle infrastrutture e del sistema dei trasporti locali</strong>: 3,6 miliardi per la messa in esercizio di 216 km di nuove metropolitane, tranvie, busvie; 3 miliardi per l'acquisto di 3.000 autobus elettrici/idrogeno nelle aree urbane e 1.500 autobus a metano per il trasporto extraurbano; 200 milioni per la costruzione e messa in esercizio di 565 km di piste ciclabili urbane. Importanti sono state anche le azioni intraprese per incentivare un <strong>cambio di paradigma della mobilità verso il modello del Mobility as a Service (MaaS)</strong>, che prevede l'integrazione di più servizi di trasporto pubblici e privati combinabili tra loro in un unico servizio accessibile digitalmente attraverso piattaforme che offrono differenti opzioni di mobilità in base alle esigenze del singolo utente. Milano, Napoli, Roma, Bari, Firenze e Torino sono state identificate come città capofila per la sperimentazione dei servizi di MaaS e sono destinatarie di contribuiti statali per circa 57 milioni di euro.</p><p>Nel Rapporto si ricorda anche che, tra le iniziative per <strong>favorire per l'uso del Tpl</strong>, il Governo ha investito 190 milioni di euro per l'erogazione dei “bonus trasporti" per l'acquisto di abbonamenti da parte delle fasce più deboli della popolazione e disincentivare l'uso dell'auto privata, e ha aumentato i fondi per il Tpl con la Legge di bilancio per il 2022. Inoltre, sono state introdotte alcune importanti novità per supportare il lavoro di programmazione dei decisori locali, tra cui il <strong>tavolo tecnico sul Mobility Management </strong>e il potenziamento delle funzioni dell'"<strong>Osservatorio nazionale per il supporto alla programmazione e per il monitoraggio della mobilità locale sostenibile</strong>", così da migliorare la programmazione dei servizi di mobilità locale in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), nonché la sua efficacia a sostegno dei mobility manager d'area, aziendali e scolastici.<span style="background-color:#fcfcfc;"><br></span></p><div style="text-align:center;"><a class="ms-rteElement-Button" href="https://www.mit.gov.it/nfsmitgov/files/media/notizia/2022-10/Doc%20Strat%20Citt%c3%a0%20metropolitane_17_10_22.pdf" target="_blank" style="color:#212529;">​Consulta il rapporto completo​</a><br></div><p></p>18/10/2022 22:00:00https://www.sicurstrada.it/focus/mobilità-sostenibile-pubblicato-il-rapporto-su-investimenti-programmi-e-innovazioni-nelle-città-metropolitaneA cura del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili20/10/2022 10:01:35027889Chi siamo Articoli Flash news Risorse Contatti Apri la ricerca Apri il menu Indietro Mobilità sostenibile Con la pubblicazione del Rapporto “Investime​nti, programmi e aspx5465htmlFalseaspx<img alt="" src="/PublishingImages/focus/MIMS_report.png" style="BORDER:0px solid;" />
In monopattino più consapevoli e sicuriIn monopattino più consapevoli e sicuriEducazione alla mobilità<p></p><p><em>Arriva a La Spezia </em><a href="https://www.fondazioneunipolis.org/progetti/in-monopattino-in-sicurezza" target="_blank"><em><strong>i</strong></em><em><strong>l progetto di Unipolis</strong></em></a><em> nato per creare consapevolezza tra i giovani sui rischi e sull'utilizzo corretto del monopattino elettrico e promuovere il rispetto di tutti gli utenti della strada nel contesto urbano di riferimento.</em></p><p><a href="https://www.fondazioneunipolis.org/news/in-monopattino-in-sicurezza-per-un-futuro-pi%c3%b9-pulito" target="_blank">Dopo la sperimentazione della scorsa primavera a Milano</a>, <strong>d</strong><strong>al 4 ottobre all'8 novembre 165 studenti liguri</strong> dell'Istituto di Istruzione Superiore “G. Capellini – N. Sauro" e dell'Istituto Tecnico Commerciale e Tecnologico “A. Fossati – M. Da Passano", parteciperanno al <strong>programma di formazione</strong> ideato per rispondere alla crescente diffusione dell'<strong>utilizzo del monopattino</strong>, soprattutto tra i giovani, grazie in particolare ai servizi di sharing mobility. In Italia, ad oggi, si contano tra i 150 e 200 mila mezzi in circolazione. Diffusione accompagnata purtroppo da un <strong>utilizzo improprio</strong> del mezzo e dal conseguente <strong>aumento della pericolosità</strong> per tutti gli utenti della strada; in particolare, nel 2021 in Italia ci sono state 9 vittime alla guida di un monopattino e un pedone investito e deceduto, a fronte di 2101 incidenti che hanno coinvolto questa tipologia di mezzo e 1940 feriti.<br><br></p><img src="https://www.fondazioneunipolis.org/PublishingImages/news/in-monopattino-pi%c3%b9-consapevoli-e-sicuri/image00003.jpeg" alt="image00003.jpeg" style="width:390px;margin:5px;" /><br><img src="https://www.fondazioneunipolis.org/PublishingImages/news/in-monopattino-pi%c3%b9-consapevoli-e-sicuri/image00010.jpeg" alt="image00010.jpeg" style="width:390px;margin:5px;" /><p><br></p><p>Il progetto prevede la partecipazione a <strong>quattro moduli e un esame finale</strong>. I moduli alternano <strong>prove di guida</strong> su strada del monopattino,<strong> educazione sui segnali stradali</strong> ma anche l'<strong>analisi delle componenti</strong> del mezzo e delle <strong>leggi della fisica e della dinamica</strong> che lo governano. Oltre che infine un modulo dedicato a delineare gli <strong>scenari della mobilità del futuro.</strong></p><p>Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il <strong>Consiglio Regionale Unipol (CRU) della Liguria </strong>e con la partnership tecnica della <strong>società </strong><a href="https://bitmobility.it/" target="_blank" style="background-color:#fcfcfc;"><strong>Bit Mobility</strong></a> che oltre a collaborare alla realizzazione del corso gratuito con esperti e tecnici, fornirà i monopattini elettrici a supporto della formazione, gadget per i partecipanti e buoni per usufruire gratuitamente dei servizi di sharing nella città di La Spezia.</p><p>"<em>Con questo progetto Unipolis conferma la vocazione ad occuparsi di mobilità sostenibile</em>, - afferma <strong>Marisa Parmigiani</strong>, Direttrice di Fondazione Unipolis - <em>affrontando le frontiere della mobilità e a dare un contributo particolare ai giovani, che tra gli utenti vulnerabili riteniamo siano i più importanti su cui investire per cambiare il modo in cui si abita la strada, bene comune di tutti i cittadini</em>".</p><p>“<em>Cambiano i tempi e cambia anche la mobilità: monopattini e mezzi elettrici in condivisione hanno registrato, negli ultimi anni, una diffusione sempre più capillare in moltissime Regioni italiane. Le nuove generazioni sono le prime a beneficiare di questa trasformazione. Ed è pensando a loro, che è per noi un privilegio poter essere al fianco di Fondazione Unipolis in questo progetto, che unisce formazione, apprendimento e divertimento. La forza dei monopattini sta nella loro praticità, agilità e maneggevolezza: è fondamentale, tuttavia, che questi aspetti vengano associati ad una conoscenza, pratica e teorica, delle regole da rispettare, e ad una cultura del rispetto degli altri utenti della strada. La promozione di questi valori, partendo dalle scuole e dai luoghi di aggregazione giovanile, è una delle mission della nostra azienda</em>" ha aggiunto <strong>Gianmaria Crivellente</strong>, CEO di BIT Mobility.</p><p><strong>Non solo a La Spezia</strong>; tra la fine di ottobre e inizio di novembre il corso si svolgerà nelle stesse modalità anche in alcuni <strong>istituti scolastici di Bergamo</strong>.​</p>10/10/2022 22:00:00https://www.sicurstrada.it/focus/in-monopattino-più-consapevoli-e-sicuriArriva a La Spezia il progetto di Unipolis nato per creare consapevolezza tra i giovani sui rischi e sull'utilizzo corretto del monopattino elettrico e promuovere il rispetto di tutti gli utenti della strada nel contesto urbano di riferimento.21/12/2022 14:33:33027891Chi siamo Articoli Flash news Risorse Contatti Apri la ricerca Apri il menu Indietro Educazione alla mobilità Arriva a La Spezia il progetto di Unipolis nato per creare aspx4218htmlFalseaspx<img alt="" src="/PublishingImages/focus/monopattini%202_sicurstrada_unipolis.png" style="BORDER:0px solid;" />
In dieci anni, 6.000 giovani under 14 sono deceduti sulle strade dell’UEIn dieci anni, 6.000 giovani under 14 sono deceduti sulle strade dell’UEIncidenti stradali<p>​L'<a href="https://etsc.eu/" target="_blank"><strong>European Transport Safety Council</strong></a>, di cui la <strong>Fondazione Unipolis</strong> è membro italiano, sta invocando nuove azioni e obiettivi specifici per <strong>proteggere i giovani sulla strada</strong>, dopo che il suo ultimo rapporto ha riportato come tra il 2011 e il 2020 più di 6.000 giovani fino a 14 anni di età siano deceduti in incidenti stradali nell'Unione Europea.<br></p><p>Tra le circa <strong>40 raccomandazioni</strong> ai governi nazionali e all'UE, l'ETSC richiede <strong>percorsi ciclabili e pedonali sicuri</strong> verso le scuole. In base al nuovo studio, solo sette paesi in Europa hanno riferito di aver stabilito limiti di velocità obbligatori inferiori attorno agli istituti scolastici. Secondo l'ETSC, le strade limitrofe alle strutture per l'infanzia e nelle aree urbane con molti ciclisti e pedoni dovrebbero avere un<strong> limite di velocità di 30 km/h</strong> e un <strong>traffico ridotto</strong>; su queste strade, detto limite predefinito dovrebbe persistere anche quando i criteri di progettazione non sono ancora stati raggiunti, incitando la UE a far sì che ciò diventi una raccomandazione formale.</p><p>Nonostante i grandi progressi degli ultimi anni in ambito di sicurezza automobilistica, quasi <strong>la metà dei giovani decessi sulle strade riguarda passeggeri delle auto</strong>. Malgrado i dati disponibili sull'uso corretto dei seggiolini per i bambini nelle auto in tutta la UE siano limitati, gli studi dimostrano comunque che l'uso errato rimane un problema significativo. Dal 1° settembre 2024, sul mercato della UE possono essere venduti solo <strong>seggiolini </strong>per bambini conformi alla nuova norma ONU "R129", con design più sicuro e dotati del sistema ISOFIX, per ridurre il rischio di un'installazione errata. Dal 2014, sulle auto nuove nell'Unione Europea i punti di ancoraggio ISOFIX sono obbligatori. Secondo l'ETSC, i seggiolini montati al contrario del senso di marcia (più sicuri) dovrebbero essere resi obbligatori per tutto il tempo possibile, preferibilmente fino ai quattro anni di età. E l'aliquota dell'IVA per i seggiolini dovrebbe essere ridotta.</p><p>Con l'Unione Europea che quest'anno rivedrà le <strong>normative relative alla patente di guida</strong>, l'ETSC richiede anche una formazione teorica e pratica obbligatoria, nonché un esame pratico, per ottenere la patente di guida AM (ciclomotore). L'ETSC segnala, inoltre, che 16 paesi europei consentono ai ragazzi di guidare il motorino a 14 o 15 anni, nonostante l'età minima raccomandata dalla UE sia di 16 anni. Sopra i 14 anni, il 20% dei ragazzini deceduti sulla strada era in motocicletta, per la stragrande maggioranza maschi. Secondo l'ETSC, l'età minima raccomandata dall'UE per la guida <strong>non dovrebbe essere abbassata</strong> per nessuna categoria di veicoli.</p><p>Gli autori dello studio hanno anche riscontrato <strong>grandi differenze nella sicurezza</strong> dei giovani tra i vari paesi. Il tasso di mortalità infantile su strada in Romania è dieci volte superiore a quello di Norvegia, Cipro e Svezia. Laddove la mortalità stradale infantile è relativamente bassa, lo stesso si verifica anche per la mortalità che concerne il resto della popolazione; e viceversa. Quando la situazione è diversa, in parte potrebbe essere dovuto al fatto che in quei paesi i bambini tendono a essere accompagnati a scuola e alle altre attività, piuttosto che avere il permesso di andare da soli, a piedi o in bicicletta.<br></p><p><strong>Antonio Avenoso</strong>, Executive Director dello European Transport Safety Council, ha commentato:<br>"<em>Perdere un figlio in un incidente stradale è una tragedia che nessuna famiglia dovrebbe affrontare. In alcune parti d'Europa, l'assenza di mortalità infantile sulle strade sta già diventando la realtà in gran parte degli anni; ma c'è ancora molto da fare. Tanto di ciò che si è guadagnato negli ultimi anni in termini di sicurezza è stato possibile grazie a macchine più sicure; anche se mantenere i bambini protetti rinchiudendoli in gabbie di metallo è una vittoria di Pirro. Se vogliamo che bambini sani e attivi crescano come adulti sani e attivi, dobbiamo pensarla diversamente. Rendere le città sicure per i bambini inizia dalle cose semplici, come velocità più basse e strade riservate alle scuole. Ma se vogliamo seriamente ridurre le centinaia di morti infantili che ogni anno tragicamente si verificano, dobbiamo anche riconcepire i nostri spazi urbani per tenere i bambini lontani dai veicoli in rapido movimento, dando loro lo spazio necessario per giocare e potersi muovere".</em> </p><p><strong>Marisa Parmigiani</strong>, Direttrice di Fondazione Unipolis:<br><em>"Ripensare le città per renderle più inclusive e socialmente attente è fondamentale per garantire maggiore sicurezza a tutti, anche in ambito mobilità. I più giovani sono ancora più esposti nelle situazioni non protette perché hanno meno strumenti per mettersi in sicurezza, abituati ad essere protetti dagli adulti. Per questo è necessario che noi adulti si intervenga sull'occupazione condivisa dello spazio pubblico, in cui le diverse esigenze possano convivere, e, per farlo, è fondamentale intervenire su consapevolezza, informazione e cultura del rispetto reciproco".</em></p><p>Il Rapporto “<strong>Ridurre i decessi infantili sulle strade europee</strong>" è pubblicato nell'ambito del programma <strong>ETSC Road Safety Performance Index</strong>.<br></p><div style="text-align:center;"><a class="ms-rteElement-Button" href="https://etsc.eu/reducing-child-deaths-on-european-roads-pin-flash-43/" target="_blank">Leggi il rapporto<br></a></div><p style="text-align:justify;"><br><br></p><p style="text-align:justify;"><span class="ms-rteFontSize-2"><strong><em>Note agli editor: </em></strong><br><em>1. Il programma Road Safety Performance Index (PIN) dell'ETSC riceve sostegno finanziario dal Consiglio tedesco per la sicurezza stradale (DVR), Toyota Motor Europe, Norwegian Public Roads Administration e CITA – International Motor Vehicle Inspection Committee.</em><br><em>2. ETSC, organizzazione indipendente senza scopo di lucro con sede a Bruxelles, ha come obiettivo la riduzione del numero di morti e feriti nei trasporti in Europa.</em></span></p><p style="text-align:left;"><br></p><div style="text-align:center;"><img src="https://www.fondazioneunipolis.org/PublishingImages/news/in-dieci-anni-6-000-giovani-under-14-sono-deceduti-sulle-strade-dell%e2%80%99ue/ETSC_reducing%20child%20deaths.png" alt="ETSC_reducing child deaths.png" style="width:430px;margin:5px;" /><br></div><p style="text-align:center;"><br></p><p><br></p><p>​​<br></p>26/09/2022 22:00:00https://www.sicurstrada.it/focus/in-dieci-anni-6-000-giovani-under-14-sono-deceduti-sulle-strade-dell’ueL'European Transport Safety Council, di cui la Fondazione Unipolis è membro italiano, sta invocando nuove azioni e obiettivi specifici per proteggere i giovani sulla strada, dopo che il suo ultimo rapporto ha riportato come tra il 2011 e il 2020 più di 6.21/12/2022 14:44:43027892Chi siamo Articoli Flash news Risorse Contatti Apri la ricerca Apri il menu Indietro Incidenti stradali L'European Transport Safety Council, di cui la Fondazione aspx4374htmlFalseaspx<img alt="" src="/PublishingImages/focus/sicurezza_unipolis_mobilità.png" style="BORDER:0px solid;" />
Unipolis sostiene il Fondo per la sicurezza stradale dell’ONUUnipolis sostiene il Fondo per la sicurezza stradale dell’ONUIncidenti stradali<p></p><p><em>Fondazione Unipolis entra a far parte della partnership globale delle Nazioni Unite che ha l'obiettivo di creare un mondo dove le strade siano sicure per tutti.</em></p><p>La<strong> </strong><a href="http://www.roadsafetyfund.un.org/"><strong>UN Road Safety Fund (UNRSF)</strong></a> è lieta di annunciare che Fondazione Unipolis è entrata a far parte della sua <strong>partnership globale</strong> per far fronte alla grave crisi che la <strong>sicurezza stradale</strong> sta vivendo a livello globale e che ci coinvolge tutti.<br></p><p>Dal 2018 l'UNRSF <strong>si impegna</strong> a dimezzare il numero di morti e feriti sulle strade nei Paesi a basso e medio reddito, dove ogni anno si verifica oltre il 90% degli 1,3 milioni di incidenti mortali. <br></p><p>Entrando a far parte di UNRSF, la Fondazione UNIPOLIS diventa un tassello di una rete globale (tra comunità, società civile, governi, imprese e agenzie delle Nazioni Unite) che si impegna a <strong>colmare i divari critici</strong> nei sistemi nazionali che regolano la sicurezza stradale.</p><p>In qualità di fondo innovativo costituito da un pool di aziende, l'<strong>UNRSF ricerca finanziamenti</strong> da donatori privati, pubblici e individuali, indirizzando le risorse verso progetti ad alto impatto, scalabili e sostenibili per migliorare la sicurezza stradale in tutto il mondo. Con <strong>iniziative in 30 Paesi dislocati in 5 regioni</strong>, l'UNRSF sta già lavorando per sostenere una migliore pianificazione urbana nelle aree interessate da scuole, il trasporto non motorizzato a emissioni ridotte, la gestione della velocità e le normative per l'uso di veicoli usati più sicuri ed ecologici.</p><p>"La Fondazione Unipolis è lieta di entrare a far parte della collaborazione globale a supporto della visione e della missione dell'UN Road Safety Fund per strade più sicure, in quanto è allineata al nostro impegno per fornire soluzioni sostenibili a tutela della vita delle generazioni presenti e future". <strong>Marisa Parmigiani,</strong> Direttrice.​<br></p><div style="text-align:center;"><a class="ms-rteElement-Button" href="https://roadsafetyfund.un.org/" target="_blank">Scopri di più​</a><br><br></div>18/09/2022 22:00:00https://www.sicurstrada.it/focus/unipolis-sostiene-il-fondo-per-la-sicurezza-stradale-dell’onuUNRSF21/12/2022 14:53:03027893Chi siamo Articoli Flash news Risorse Contatti Apri la ricerca Apri il menu Indietro Incidenti stradali Fondazione Unipolis entra a far parte della partnership globale aspx4313htmlFalseaspx<img alt="" src="/PublishingImages/focus/unrsf_sicurezza_unipolis_sicurstrada.png" style="BORDER:0px solid;" />
La Lituania unico Paese UE ad aver dimezzato le vittime della strada tra il 2011 e il 2021La Lituania unico Paese UE ad aver dimezzato le vittime della strada tra il 2011 e il 2021Incidenti stradali<p><br><em>Tra i Paesi europei non UE solo la Norvegia ha fatto meglio. Per tutti resta l'obiettivo dimezzamento delle vittime tra il 2020 e il 2030.</em><br></p><p>La <strong>Lituania</strong> è la vincitrice del <strong>premio PIN</strong> <strong>2022 </strong>(Road Safety Performance Index) del <strong><a href="http://etsc.eu/" target="_blank">Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (ETSC)​</a></strong>, in riconoscimento dei notevoli miglioramenti in tema di sicurezza stradale nell'ultimo decennio. Tra i paesi europei monitorati dall'ETSC, la Lituania è stato l'unico paese dell'UE a <strong>dimezzare le vittime</strong> della strada tra il 2011 e il 2021. Tra i paesi europei extra UE, solo la<strong> Norvegia</strong> ha fatto meglio con una riduzione del 52%.</p><p>Il panel di esperti dell'ETSC ha citato <strong>otto elementi chiave</strong> nella decisione di assegnare il premio di quest'anno alla Lituania:</p><ul><li>Un programma nazionale di sicurezza stradale a lungo termine con l'obiettivo di ridurre ulteriormente i decessi del <strong>50% entro il 2030</strong>, con <strong>Vision Zero entro il 2050</strong>;</li><li><strong>Indagine</strong> approfondita sulle collisioni di tutti gli incidenti mortali con veicoli dal 2019;<br></li><li>Lo sviluppo di un nuovo sistema di <strong>comunicazione </strong>sulle collisioni stradali progettato per acquisire meglio statistiche accurate su decessi e lesioni stradali, incorporando i dati degli ospedali;</li><li>Un programma nazionale attivo dal 2018 per controllare gli <strong>attraversamenti pedonali</strong> e migliorare il livello di sicurezza;</li><li>Un aumento sostanziale delle <strong>infrastrutture ciclabili</strong> a Vilnius, la capitale, da 40 km nel 2015 a un obiettivo di 160 km entro il 2023;<br></li><li><strong>Tutor</strong> che controllano la velocità media in 81 sezioni stradali presenti dal 2018. Il Paese ha anche 400 <strong>autovelox</strong> fissi;</li><li>Limiti di concentrazione di alcol nel sangue a <strong>tolleranza zero</strong> per guidatori professionisti e principianti e 0,4 g/l per tutti gli altri;</li><li>Un programma in vigore dal 2019 che prevede sistemi <em><strong>Alcohol Interlock</strong></em> per chi ha guidato in stato di ebbrezza, in alternativa al divieto di guida.</li></ul><p>Secondo l'ultimo rapporto annuale dell'indice di prestazione della sicurezza stradale (PIN) dell'ETSC, pubblicato oggi, i <strong>decessi stradali</strong> nell'UE a 27 nel 2021 sono stati <strong>ridotti complessivamente del 13%</strong> rispetto al 2019. L'ETSC afferma che quest