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Ratti: “L’auto senza guidatore romperà i confini tra trasporto pubblico e privato”

Auto senza guidatore e accessibilità dei dati, intermodalità e tecnologia. Da queste premesse partono le nuove frontiere della mo​bilità secondo Carlo Ratti, docente al MIT di Boston dove dirige il MIT Sensable City Lab: un progetto di ricerca che prende vita da un nuovo approccio allo studio dell'ambiente urbano legato alle quotidiane metamorfosi delle città.

  • Parlando di mobilità, quali sono le innovazioni tecnologiche, oggi presenti sul mercato, più interessanti o con maggiore potenzialità rivoluzionaria? E come si immagina le strade fra 10 o 20 anni?

I punti sono soprattutto due:

1) Innanzitutto una rivoluzione, già in corso, legata all'accessibilità dei dati: sapere qual è il posteggio di car sharing più vicino, la bici più vicina, come andare dal punto A al punto B. Questo significa una mobilità molto più fluida e grazie a cui sarà più semplice cambiare “sistema": l'intermodalità diventerà più accessibile perché sapremo esattamente, scendendo in un punto, quando arriva il prossimo mezzo che ci porterà a destinazione. Questo è un cambio notevole che è già in corso, se pensiamo agli ultimi 5-10 anni (esempio emblematico la diffusione del car sharing a Milano) e che modificherà radicalmente la mobilità dei prossimi anni.

2) Altro aspetto fondamentale, legato alla tecnologia, sarà la capacità di avere dei sistemi, siano essi auto o autobus autonomi, quindi senza guidatore. E questo è estremamente interessante non perché in tal modo non dobbiamo tenere le mani sul volante (certo è comodo aver la possibilità di fare altro mentre si viaggia), ma perché la macchina può accompagnare noi la mattina in ufficio, per esempio, e poi accompagnare altre persone, della nostra famiglia o della nostra città, durante la giornata: l'auto senza guidatore rompe i confini fra trasporto pubblico e privato, creando un nuovo sistema di trasporto ibrido, che ovviamente avrà un fortissimo impatto sulla sicurezza. Scompiglierà le carte del mondo del trasporto che conosciamo oggi.

  • Ci possono essere a suo avviso dei rischi, in ambito di sicurezza, legati all'abuso della tecnologia?

Oggi, con una macchina controllata da noi e non ancora autonoma, i rischi sono per lo più legati alla distrazione, sia per quanto riguarda l'invio di sms che l'uso di dispositivi caricati a bordo: pochi secondi cambiano ancora tutto.